lunedì 6 gennaio 2014

Sugar Ray Dogs > Sick Love Affair


Un'altra ottima band da Little Italy. Questo è un trio che viene dalle swamp, per quanto mi pare di indovinare del triangolo fra il Ticino e il Po. Lupi mannari delle risaie, cajun della Lomellina, creoli della Lombardia. Un disco notturno che ammalia, Sick Love Affair, fra echi di Willy DeVille, Robert Johnson e Tex Willer. Per qualche bizzarro motivo i due brani che lo aprono non sono quelli che più mi hanno conquistato: la giga irlandese di Time To Run e il blues cupo di Road Of 7 Sins.  Belli, per carità, i sette peccati capitali portano alla mente persino il Ry Cooder d'annata.
Ma è con Fall In Love che comincio a sciogliermi, che mi pare un inedito del grande Willy DeVille. Che non a caso ospite del trio di lupetti mannari c'è il grande Freddy Coella, che chi ha visto con DeVille non dimentica, e chi non l'ha visto si procuri (ma subito) Willy DeVille Live At Montreux 1994, che è uno dei più intensi film in concerto in circolazione.

"I fall in love with every girl, I fall in love with every emotion" canta Ernani Natarella, mentre Alberto Steri lo accompagna alle chitarre e Andrea Paradiso ci da dentro con il ritmo.

Nocturnal è una fuga nella notte "Oh oh, I'm feeling like a black crow, oh oh I think I'm gonna die, your ghost's still knockin' on my door, comes to me every night" sull'indiavolato violino di Chiara Giacobbe.
Baby No Mercy è una ballata zingara su un gran mandolino, che ti strizza l'anima nel coro di "...and I'll be gone over the rising sun, you'll se me fall apart over the rising sun, baby no mercy, you have no mercy, no mercy on me". Grande!
Red Dog è una tarantella, come la faceva la PFM in Celebration tanti anni fa.
Tonight è uno spaghetti western alla Morricone: "Tonight tonight, there's no escape, tonight tonight you'll be mine".
Irresistibile la ballata di We're All Irish, che porta per forza di cose alla mente persino il cielo d'Irlanda ("siamo tutti irlandesi dal fondo della nostra anima").
Story Without Glory è una fumosa ballata folk di periferia, su una storia d'amore finita senza gloria.
Every Man Has His Jail, ogni uomo ha la sua prigione, è una giga che sembra saltar fuori dalle Seeger Sessions.

Bello, proprio bello. Con una ballatona alla luna in chiusura sarebbe stato perfetto. Manca solo quella.

sabato 4 gennaio 2014

i preferiti di Little Italy del 2013



  1. Hernandez & Sampedro con il perfetto esordio di Happy Island, 
  2. il live No Way Back dei Miami & The Groovers
  3. la conferma di Lake Pontchartrain di Cesare Carugi
  4. Claudio Milano con Bath Salts per l'avanguardia


Una segnalazione speciale per Desmond di Ubba, Lorenzo Semprini (Cowboy), Luca Rovini al suo esordio, Bernardo Lanzetti dal vivo con l'orchestra per gli amanti del prog anni settanta e Sick Love Affair dei Sugar Ray Dogs, italici Loup Garou con l'anima nella Louisiana e nei dischi di Willy DeVille.

Canzone italo americana dell'anno We'll Meet Again Someday di Cesare Carugi.