Un giornalista di Q magazine scrive che i Lowlands fanno al genere Americana quello che Sergio Leone ha fatto ai western: lo rendono impolverato e più credibile.
Nel 2011 producono e suonano su un disco folk con Donald MacNeill pubblicato in Italia dalla Route 61.
Nel 2012 incidono due dischi: uno dedicato a Woody Guthrie trasmesso in più occasioni anche dalla BBC. Poi Beyond prodotto da Joey Huffman, appena uscito, distribuito anche in UK e Irlanda dalla CARGO (Giant Sand e Brian Jonestown Massacre). Ora sono il Galles. La recensione a presto.
“A qualcuno potrà sembrare strano suonare e ascoltare sulle rive del Ticino una musica che pare più adatta a una stellata notturna sopra a una highway deserta, fra il Kansas e l'Alabama. Ma Edward, di madre inglese e padre italiano, sorride all’idea di etichettare e rinchiudere le note entro dei confini geografici. «La nostra musica è un ibrido. Per semplificare possiamo ricondurla al genere "americana", che è una mescolanza di rock, country e folk. Ma la verità è che il bagaglio culturale moderno non ha confini geografici, il linguaggio della cultura americana in particolare è arrivato ovunque attraverso film, musica e letteratura. Figuriamoci se certi fenomeni non potevano arrivare a influenzare un "bastardino" come me, che ha imparato a parlare l’inglese e il francese prima dell’italiano e ora vive nel centro storico di una città della provincia lombarda».
(Francesco Segoni, Corriere della Sera, 17 marzo 2009)
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